L’ingobbio terroso

L’ingobbio consiste in un argilla polverizzata miscelata in percentuale variabile con acqua. A seconda del tipo di terra utilizzata possiamo ottenere tonalità differenti.
Inoltre potremo aggiungere alla miscela ossidi metalli di vario genere per caricare maggiormente le caratteristiche cromatiche dell’argilla o addirittura cambiarne completamente aspetto.
Una volta preparato l’ingobbio si può procedere stendendolo con un pennello morbido sulla superficie perfettamente asciutta oppure immergendo completamente il manufatto.
Naturalmente l’opera va poi cotta in forno

La vetrina

La vetrina (così chiamata per la sua alta percentuale di vetro) si ottiene miscelando la polvere, che possiamo trovare facilemnte in commercio da un fornitore di materiali ceramici, con acqua. Può essere stesa, spruzzata utilizzata per immersione direttamente sul biscotto, sull’oggetto ingobbiato o smaltato.
Dopo la cottura l’aspetto è di una patina cristallina, trasparente, dura ed impermeabile.
In commercio si trovano anche cristalline particolari: dall’aspetto opaco o che si fessurano dirante la fase di cottura (craquele)

 

Gli smalti

Gli smalti sono prevalentemente costituiti da pigmenti ed ossidi. A seconda dell’aggiunta o meno di vetrificante e dalla percentuale variabile degli elementi costituenti assumeranno l’aspetto lucido, opaco, coprente, semitrasparente o craquele.
Dopo il trattamento con gli smalti viene generalmente steso uno strato di vetrina sia per aumentarne l’aspetto cromatico sia per isolare eventuali sostanze tossiche.